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ROGUE TREDICI
Un grido agghiacciante diede via all’assalto.
Raffiche di mitra partirono dai palazzi adiacenti e un'orda di rivoltosi si riversò su tutte e tre le barricate. L'ordine di aprire il fuoco riecheggiò nella piazza.
I cannoni a schiuma ribaltarono la prima ondata e le raffiche di mitra dei difensori fece il resto, ma non bastò.
La seconda ondata fu più violenta; nonostante le prime file venissero abbattute da raffiche di mitra, l'ondata non si arrestò; come topi sciamavano da porte e finestre per riversarsi sui difensori. Le difese crollarono.
Le barricate di un lato vennero abbattute dal violento impatto; le testuggini si spostarono rapidamente nel tentativo di arginare la marea che si riversava nella piazza; l’effetto durò poco, la situazione era disperata.
Miller intento a dare ordini e a sparare qualche colpo, noto che il capitano spark stava parlando con un uomo all’interno della macchina blu, probabilmente il governatore, si fecero dei cenni e poi il finestrino si rialzò.
Pochi minuti dopo, un boato, preannunciò l’arrivo dei velivoli da sbarco che spianarono le mitragliatrici pesanti sull’orda, facendola letteralmente a pezzi; fu un massacro.
I pochi superstiti si diedero alla fuga; il peggio era passato.
Uno dei velivoli rimase sospeso a mezz'aria, pronto ad intervenire, l’altro scese a terra non lontano dalle macchine governative. Il governatore e la famiglia vennero accompagnati all’interno del velivolo seguiti dalla fanteria spaziale dell’unione.
Mentre i restanti della FDO e della guardia del governatore si avvicinavano al velivolo per imbarcarsi, il secondo velivolo che era rimasto immobile a mezz’aria, si spostò bruscamente quasi a livello del terreno e punto le armi verso il gruppetto di superstiti.
Le armi si alzarono, Miller si fece avanti incredulo, il suo sguardo pretendeva spiegazioni.
Il capitano Spark, poco prima di salire a bordo, si rivolse a loro.
L'operazione prevedeva solamente di prelevare ed evacuare il governatore è la famiglia, gli altri dovevano arrangiarsi.
Il tenente Miller fece segno di abbassare le armi, stava maledicendo con lo sguardo il capitano Spark mentre, quest’ultimo, scompariva dietro il portellone d’accesso. Un sorriso beffardo era stampato sul suo volto.
Passò non molto tempo; i velivoli erano già lontani e loro erano ancora nella piazza.
I testuggine erano inutilizzabili, non si poteva passare sopra le montagne di cadaveri e macerie e spostarli tutti avrebbe richiesto troppo tempo, e di tempo non ne avevano.
In totale tra FDO e guardie del governatore non erano più di tredici, insufficienti per difendere la piazza, inoltre erano lontani da qualunque centrale operativa e degli eventuali rinforzi non sarebbero mai arrivati in tempo, Miller, il più alto in grado, prese l’unica decisione possibile.
Si sarebbero spostati a piedi.
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ROGUE TREDICI
A Presto..... Ormai è sarcasmo puro ;-)
Duccio