sabato 31 marzo 2018

ROGUE TREDICI

Le peripezie dei nostri futuri eroi continuano....

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ROGUE TREDICI


Un grido agghiacciante diede via all’assalto.
Raffiche di mitra partirono dai palazzi adiacenti e un'orda di rivoltosi si riversò su tutte e tre le barricate. L'ordine di aprire il fuoco riecheggiò nella piazza.
I cannoni a schiuma ribaltarono la prima ondata e le raffiche di mitra dei difensori fece il resto, ma non bastò.
La seconda ondata fu più violenta; nonostante le prime file venissero abbattute da raffiche di mitra, l'ondata non si arrestò; come topi sciamavano da porte e finestre per riversarsi sui difensori. Le difese crollarono.
Le barricate di un lato vennero abbattute dal violento impatto; le testuggini si spostarono rapidamente nel tentativo di arginare la marea che si riversava nella piazza; l’effetto durò poco, la situazione era disperata.
Miller intento a dare ordini e a sparare qualche colpo, noto che il capitano spark stava parlando con un uomo all’interno della macchina blu, probabilmente il governatore, si fecero dei cenni e poi il finestrino si rialzò.
Pochi minuti dopo, un boato, preannunciò l’arrivo dei velivoli da sbarco che spianarono le mitragliatrici pesanti sull’orda, facendola letteralmente a pezzi; fu un massacro.
I pochi superstiti si diedero alla fuga; il peggio era passato.
Uno dei velivoli rimase sospeso a mezz'aria, pronto ad intervenire, l’altro scese a terra non lontano dalle macchine governative. Il governatore e la famiglia vennero accompagnati all’interno del velivolo seguiti dalla fanteria spaziale dell’unione.
Mentre i restanti della FDO e della guardia del governatore si avvicinavano al velivolo per imbarcarsi, il secondo velivolo che era rimasto immobile a mezz’aria, si spostò bruscamente quasi a livello del terreno e punto le armi verso il gruppetto di superstiti.
Le armi si alzarono, Miller si fece avanti incredulo, il suo sguardo pretendeva spiegazioni.
Il capitano Spark, poco prima di salire a bordo, si rivolse a loro.
L'operazione prevedeva solamente di prelevare ed evacuare il governatore è la famiglia, gli altri dovevano arrangiarsi.
Il tenente Miller fece segno di abbassare le armi, stava maledicendo con lo sguardo il capitano Spark mentre, quest’ultimo, scompariva dietro il portellone d’accesso. Un sorriso beffardo era stampato sul suo volto.

Passò non molto tempo; i velivoli erano già lontani e loro erano ancora nella piazza.
I testuggine erano inutilizzabili, non si poteva passare sopra le montagne di cadaveri e macerie e spostarli tutti avrebbe richiesto troppo tempo, e di tempo non ne avevano. 
In totale tra FDO e guardie del governatore non erano più di tredici, insufficienti per difendere la piazza, inoltre erano lontani da qualunque centrale operativa e degli eventuali rinforzi non sarebbero mai arrivati in tempo, Miller, il più alto in grado, prese l’unica decisione possibile.


Si sarebbero spostati a piedi.


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Link al sito...

ROGUE TREDICI

A Presto..... Ormai è sarcasmo puro ;-)

Duccio

giovedì 14 settembre 2017

CIO' CHE E' MORTO NON MUOIA MAI

Fatica.....

dopo un paio di annetti di pausa vediamo se riusciamo a ripubblicare qualcosina....

La storia di UNIONWARS Frist Contact prosegue....

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SCACCO MATTO

La quiete fu interrotta dall’arrivo del velivolo da sbarco. I retrorazzi puntati verso il terreno sollevarono un enorme nube di polvere e un clangore metallico risuonò nell'aria quando le gondole di atterraggio toccarono il terreno.
Il tenente Miller, che fino a quel momento aveva osservato la scena a bordo del suo veicolo, decise di scendere e si incammino verso il velivolo, pronto ad accogliere i nuovi arrivati. Dal portellone uscirono una decina di uomini della fanteria spaziale e si riversarono sulla piazzola di atterraggio controllando il perimetro; In ultimo scese l’ufficiale in comando e si diresse verso Miller.

Il capitano Spark, con la tipica arroganza della fanteria spaziale, si presentò a Miller e gli comunicò gli ordini; dovevano raggiungere il governatore planetario, rimasto bloccato in zona ad alto rischio ed evacuarlo.

Dopo aver aggiornato gli uomini dei nuovi ordini aspettarono che il velivolo da sbarco partisse, poi risalirono sulle testuggini. 

Mezz'ora dopo raggiunsero l’inferno.

La strada confluiva in una piccola piazza; al centro due macchine blu sostavano a motori spenti con un fumo bianco che usciva dai cofani. 
Tutte le altre vie di accesso alla piazza, altre tre strade, erano sbarrate da rottami di veicoli e tre testuggini, appartenenti alla guardia personale del governatore, presidiavano gli angoli alle vie; una trentina di uomini, in uniforme nera, brulicavano intorno ai rottami sparando occasionalmente qualche colpo oltre le barricate. 
Una decina di feriti e qualche morto sostavano affianco al monumento ai caduti a lato della piazza.
Arrivati a destinazione il capitano Spark fece disporre tre camionette a supporto delle altre e ordinò a Miller ed ai suoi uomini di presidiare la strada a destra della via di accesso.

Miller spronò i suoi Uomini e imbracciato il fucile, si avvicinò anche lui alle barricate. 
Li rivolse la parola alle guardie del governatore.

Le guardie gli raccontarono cosa fosse successo. Un'improvvisa raffica di mitragliatore pesante aveva sfondato il motori dei veicoli, pochi secondi dopo un nutrito gruppo di rivoltosi aveva caricato dalle vie laterali il convoglio. 
Li avevano respinti a caro prezzo.

Il narratore non fece in tempo a finire il racconto che un grosso boato anticipò il crollo di un intero palazzo.

L’unica via di fuga era bloccata.

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Link al pdf come da tradizione....

SCACCO MATTO

A presto...... e speriamo per d'avvero!

Duccio

domenica 8 novembre 2015

IN QUARANTENA.....

Eccoci.... con un po' di ritardo.... ad un nuovo episodio di Frist Contact.

Qui viene introdotto un nuovo personaggio centrale della storia: Il Generale, Lord Comandante e Grande Ammiraglio, Christopher Jonathan Bellugi; comandante in capo delle forze militari dell'Unione dei Pianeti.

Buona lettura!


QUARANTENA

La flotta spaziale dell’unione aspettava immobile nell’orbita alta del pianeta sottostante. 
Sulla nave ammiraglia, il Generale Christopher Jonathan Bellugi passeggiava nervosamente sul ponte di comando. I suoi pensieri furono interrotti da un guardiamarina che lo informava del completamento delle riparazioni della Union Dust, l’Ammiraglia. Il generale annui e si immerse nuovamente nei suoi pensieri. Aspettava ansiosamente importanti ordini dal consiglio, camminando da uno schermo tattico all’altro.

Una Voce all’interfono richiamò la sua attenzione.  Il Consiglio era in linea.

Gli ordini erano chiari; mettere il pianeta in quarantena, bloccare ogni movimento o comunicazione extra planetaria, evacuare il governatore e impedire il propagarsi della rivolta al di fuori di Altair.

Bellugi, senza esitazione, ordinò la mobilitazione. 
Tre quarti delle navi, della flotta da guerra, si posizionarono in formazione per il salto. Sulla nave ammiraglia, in testa alla formazione, il generale era irrequieto; l’ultima quarantena era avvenuta più di cento anni fa e non era finita nel migliore dei modi.
Il generale ordinò alla flotta il salto. La nave ammiraglia venne percossa da un tremito, i motori ad impulso si accesero e accompagnate da un lampo, circa settecento navi dell'Unione scomparvero, dall'orbita alta del pianeta Terra, dirette, a velocità iperspaziale, sulla undicesima colonia; Altair.

Il viaggio sarebbe durato poco più di un ora; il generale si alzo dalla poltrona di comando e raggiunse uno schermo tattico. Un guardiamarina di servizio aggiornò il generale sui recenti sviluppi. 
Le sommosse sul pianeta peggioravano di giorno in giorno, i viaggi interstellari erano stati interrotti ma ormai la situazione era fuori controllo; il consiglio temeva che questi tumulti si potessero diffondere su tutti i sistemi. 
Il generale pensò alle cause del disastro; le sommosse erano scoppiate, quasi improvvisamente, e poi la situazione era degenerata; il malcontento non poteva essere la causa scatenante e neanche la ribellione, ormai inattiva da anni, bisognava indagare più a fondo.

All'arrivo fece disporre la flotta in posizione strategica intorno ad Altair in ottemperamento agli ordini ricevuti; poco dopo gli comunicarono che il governatore e la sua famiglia erano stati prelevati e stavano raggiungendo la flotta in orbita; altre missioni di soccorso erano in corso; bisognava mettere in sicurezza il personale chiave del pianeta. 
Il generale invio un messaggio al consiglio e chiese di poter inviare delle squadre ad indagare sull’accaduto; non ricevette risposta. 

Il generale era sempre più nervoso.



Sotto il link con il racconto impaginato....


A presto!

Duccio

domenica 18 ottobre 2015

LE REGOLE DEL GIOCO

Ed eccoci giunti al punto.... Le regole del gioco!

Attraverso i seguenti link potete accedere alla sezione Games del sito dove potrete scaricare le regole del primo gioco: lo Skirmish 3D.

UnionWars Frist Contact

UnionWars Ragnarok

Qualche premessa:

I giochi sono assolutamente identici e compatibili tra di loro; cambiano solo alcune regole speciali e Abilità (che comunque rimangono usufruibili da entrambi i sistemi)

Il gioco non è pleytestato (o quantomeno molto poco!) quindi non esente da difetti.

Il gioco andrà giocato con miniature (di qualunque natura).

A breve seguiranno dei piccoli Army list di prova per poter avvicinarsi al gioco.


Buona lettura

Duccio

mercoledì 30 settembre 2015

LA STORIA PROSEGUE.....

Ed eccoci qui, alle porte dell'autunno e con.... l'inverno sta arrivando....
No....scusate.... quella è un altra storia!!!
La nostra storia di oggi invece ci porta a conoscere uno dei personaggi che avranno un ruolo fondamentale in UnionWars FristContact.... il Tenente Miller!

Sperando di allietarvi questa triste e fredda giornata autunnale vi auguro buona lettura!

Nel Caos

Il Tenente Cristian Miller si era alzato presto questa mattina.
Il comandante della caserma era scomparso da settimane ed il tenente, essendo il vice comandante, aveva assunto il comando a tutti gli effetti.
La situazione ad Altaircity era totalmente fuori controllo; buona parte della popolazione era impazzita, portando caos e distruzione ovunque.
L' estrazione sociale dei rivoltosi era eterogenea; comuni operai di provincia, persone distinte e benestanti, giovani e anziani, uomini e donne e purtroppo, anche agenti delle forze dell'ordine e dei vari corpi in servizio sul pianeta.

Oggi, come di consueto, Miller avrebbe perlustrato il distretto di sua competenza per stanare ed eliminare cellule di rivoltosi e, nel caso, portare al sicuro tutti i civili rintracciati.
Un manipolo di testuggini, i possenti veicoli blindati in dotazione alle forze armate,  lasciarono ordinatamente la caserma.
Le strade erano in rovina; veicoli di ogni genere, abbandonati sul posto, costringevano la colonna ad un continuo serpeggiare per le strade. Grattacieli imponenti oscuravano il cielo e una serie di tubature intrecciate davano un aspetto gotico e lugubre a quella che, fino a pochi mesi fa, era una splendida e viva città. Il cupo grigiore della metropoli contrastava nettamente con il cielo azzurro.

Il Tenente, perso nei suoi ragionamenti sul cosa fosse accaduto, venne riportato di colpo alla realtà; un razzo, sparato da un edificio nelle vicinanze, aveva colpito in pieno la testuggine di testa; la spessa corazza del veicolo, tuttavia, aveva impedito qualunque danno hai passeggeri.
L’ordine di scendere a stanare gli insorti fu immediato.
Si avvicinarono con cautela all’edificio e una raffica di mitra gli diede il ben venuto; uno degli uomini lanciò una granata flashbang all’interno, le vetrate dell’ingresso si frantumarono al botto e la FdO penetrò nel salone centrale; li davanti, in ginocchio, con gli occhi chiusi e le mani alle orecchie, stavano tre uomini armati; una breve raffica pose fine alla loro rivolta.
Vennero aggrediti da altri cinque uomini che, tuttavia, furono neutralizzati velocemente dai meglio addestrati, nonché equipaggiati, uomini della FdO.
Miller si avvicino ad uno dei ribelli morenti e lo fisso negli occhi; non vide nulla; gli occhi erano vuoti, assenti; non vi era odio ne rabbia; solo una corona iniettata di sangue. Cristian non dimenticò mai quello sguardo.

Il convoglio ripartì in perlustrazione; furono recuperati una dozzina di civili rintanati nelle loro case e stanate altre tre cellule di ribelli; dopo aver consegnato i civili alle aree sicure più vicine, la pattuglia rientrò in caserma.  
Anche per oggi la giornata era finita.
Prima di appartarsi, il tenente controllò i nuovi ordini per il giorno dopo; dovevano presenziare una zona di sbarco della città e dare supporto ai nuovi arrivati.

Finalmente l’unione dei pianeti aveva deciso di intervenire.

Sul sito di UnionWars potete scaricare la versione in pdf...
Duccio

giovedì 17 settembre 2015

IL RAGNAROK è GIUNTO!!!

Visto che un progetto sci-fi non bastava ad intasarmi di lavoro ecco la versione Fantasy!

Vi presento:
Migliaia di anni fa un vaso fu aperto.
Un antica razza credeva di poter ottenere una immensa conoscenza da esso;
quello che ottenne, invece, fu solo morte e distruzione.
Dal vaso uscì il male, l'oscurità più nera, l'abisso; e l'universo fu cambiato.
Migliaia di mondi furono annientati, intere galassie bruciarono; coloro che avevano aperto il vaso si ersero a paladini della luce; combatterono l'oscurità in ogni dove, pagandone il prezzo più alto.
Battaglia dopo battaglia respinsero il nemico fino al mondo di Aversa, al centro dell'universo, dove tutto ebbe inizio.
Alla vigilia della vittoria finale, tuttavia, gli antichi caddero.
Nella loro immensa saggezza però, avevano predisposto un piano alternativo.
Viaggiando tra le stelle, avevano raccolto le razze senzienti più prolifere, fiere e promettenti; le avevano riunite sul mondo di Aversa, le avevano cresciute, addestrate e preparate allo scontro; avevano lasciato istruzioni per chiudere il vaso; avevano sigillato il mondo e lasciato doni ancestrali; magia e scienza si erano fusi, diventando tutt'uno con Aversa e i suoi abitanti;
poi, improvvisamente, gli antichi dei erano scomparsi, lasciando il loro ricordo, a miti e leggende.

È qui, al centro dell'universo, che la saga di Aversa ha inizio.

Secoli sono passati da quei giorni funesti;
le rune sono tornate a cantare di oscuri presagi,
i morti tremano sotto la terra,
i cieli si rabbuiano ad est;
l'oscurità è nuovamente alle porte.
Il Ragnarok è giunto.


Sul sito di UNIONWARS ora potete accedere alla sezione dedicata al fantasy dove potrete dare un occhiata alle terre di Hammerfall....

Buona Visione!

Duccio

domenica 13 settembre 2015

UNIONWARS è morto! Lunga vita ad UNIONWARS!!!

E si ricomincia.... (non si è mai smesso in realtà!)

Rieccoci qui dopo qualche anno con mille idee sempre in testa e la voglia di fare....
Grazie a vecchie e nuove amicizie e grazie alla collaborazione di WarGamesForum (che vi invito a visitare!) si torna sui campi di battaglia.... e vediamo cosa ne viene fuori!

Eccovi servita una breve storiella:


L’esperimento

Il dottor Brawn era appena atterrato nello spazio-porto principale di Altair. 
Portava con se pochi oggetti; una borsa in pelle un po' datata, piena di scartoffie e uno strano oggetto bianco di forma ovoidale. Passò i controlli senza problemi e si diresse, senza batter ciglio, verso i parcheggi dei veicoli terrestri. Non aveva tempo da perdere. Due ore e passa di viaggio interstellare, dal remoto avamposto 1259, erano già stati una sufficiente distrazione.
Prese un taxi e fece dirigere l'autista nel distretto 48.
Il distretto in questione era la sede della più grande corporazione dell'industria biochimica del pianeta e, a dirla tutta, anche di tutto il settore; la Biochim.
Il dottor Brawn, immerso nei propri pensieri, si ricordò che si trattava dei suoi datori di lavoro, infatti, proprio per costoro, aveva dovuto lasciare i laboratori segreti sull'avamposto 1259. 
Ci volle un altra ora di viaggio.
La metropoli era immensa; si estendeva per decine di chilometri e, visto il divieto di utilizzare veicoli aeromobili per il trasporto civile e privato, avrebbe dovuto percorrere, in auto, le intricate strade della città.
Arrivato davanti all’imponente palazzo, si diresse all'ingresso senza indugi. I suoi capi avevano pensato a tutto; non dovette nemmeno passare i controlli di routine. 
Scortato da due guardie e da un collega, venne portato nei sotterranei del palazzo. 
Qui sotto, la corporazione, effettuava gli esperimenti di biogenetica illegalmente. 
Circa cento anni prima, gli studi e la sperimentazione sulla genetica, erano stati aboliti da un editto dell'Unione. 
La ricerca comunque proseguiva e, spesso, era sovvenzionata da gli stessi organi che avevano deciso di abolirla. Questo era uno di quei casi.
Il dottore e la sua scorta raggiunsero una grande laboratorio dove, centinaia di scienziati, erano al lavoro sui più svariati progetti. 
Improvvisamente Brawn senti pulsare la testa e si piegò dal dolore; pochi secondi dopo, sotto lo sguardo preoccupato e incredulo dei colleghi, era di nuovo in piedi. Sembrava diverso, assente; si limitò quasi meccanicamente a rassicurare i presenti, aveva una sola cosa in mente. Lasciò cadere la borsa a terra e posò, su un tavolo vicino, lo strano oggetto che portava con se. Effettuò dei rapidi gesti sulla superficie dell'oggetto e, come per magia, una fievole luce bluastra incominciò a pulsare dal cuore dell'artefatto, sotto gli occhi increduli dei presenti.
Missione compiuta.
Gli occhi dello scienziato si iniettarono di sangue.
L'esperimento era cominciato.

A presto!